La storia della Protezione civile Arci

Nel 1984 nasceva, federata all’ARCI Caccia, la PROCIV nella quale confluirono parti importanti di quella memoria storica, accanto a quelle provenienti dalle specifiche esperienze di chi si impegnava nella difesa dei boschi dagli incendi o contro i fitofarmaci, nella lotta contro le escavazioni abusive o per il recupero delle aree umide.

Nel 1986 l’Assemblea Nazionale dell’ARCI vede il superamento del patto federativo con l’ARCI Caccia e la fondazione della PROCIV-ARCI. La nuova Associazione di Volontari per la Protezione Civile inizia così un processo che s’intreccia strettamente con il delinearsi di una scelta sempre più chiara che privilegia l’occuparsi “preventivamente” dei problemi piuttosto che il momento del soccorso.

Questa linea (già dal 1984, ma ogni giorno di più) afferma, con piena convinzione, la necessità prioritaria di una “formazione” crescente di tutti coloro che operano in questo settore. Formazione intesa non solo come progressiva acquisizione di abilità, capacità tecniche e comportamentali adeguate (attraverso esercitazioni, simulazioni, ecc.), ma, soprattutto, come momento formativo integrale della Persona di fronte ai piccoli e grandi rischi (dagli incidenti domestici a quelli stradali, dai rischi in ambito scolastico o di lavoro a quelli del gioco e nelle vacanze,dalle calamità naturali al rischio chimico nucleare e militare).

La PROCIV-ARCI vede, quindi, la necessità di una formazione, che sia processo educativo completo delle diverse fasce d’età: bambini, adolescenti, adulti, anziani. E’ impossibile, infatti, che un’azione formativa e preventiva sulle problematiche della società civile venga vista in termini isolati, separati dal contesto, specialistici.

Si deve far sì che tutti, senza senza distinzione di sesso e razza, possano approdare in modo attivo e partecipare a ciò che la PROCIV-ARCI ha definito come la “cultura dell’autoprotezione”, cioè ad una capacità individuale e collettiva di prendere coscienza dei rischi e dei modi di fronteggiarli o, meglio ancora, di prevenirli, come approccio integrale ad un problema che non si può ridurre solo a questioni tecniche, perché non si può prescindere dalla dimensione emotiva della Persona, ma anche dal comportamento.

Nel 1984 nasce il COORDINAMENTO REGIONE TOSCANA della PROCIV-ARCI come Associazione dei vari Gruppi della Toscana con lo scopo di creare un referente immediato sia nei rapporti con la struttura nazionale , sia con la Regione Toscana , sia con tutti gli altri Enti che interagiscono a livello regionale con la PROCIV-ARCI .

Ad oggi il COORDINAMENTO REGIONE TOSCANA conta sei gruppi membri che hanno partecipato attivamente alle operazioni di soccorso in tutte le calamità di rilevanza nazionale degli ultimi 5 anni.